1. Presentazioni delle Residenze
1.1 Introduzione e cenni storici
La Casa Vincenziana “G. Andreoli”, con sede in San Venanzo (TR) Via Marconi n. 10, è operativa dal 1992 come struttura di accoglienza per anziani e persone in difficoltà.
E’ frutto della donazione alla Parrocchia di S. Venanzio Martire, di un immobile ubicato nel centro del paese, di proprietà della Sig.ra Giuliana Andreoli.
Per volontà dei Sacerdoti Don Ruggero Iorio e Don Giuseppe Petrangeli, parroci pro-tempore, l’immobile è stato ristrutturato con la precisa volontà di realizzarne un centro d’accoglienza.
Agli inizi degli anni 2000 alla struttura originaria è stato annesso un ulteriore immobile, in parte frutto di un’altra donazione, che ha consentito l’ampliamento strutturale come previsto dalle normative in materia di residenze protette.
Con Delibera n. 7655 del 09/09/2005 la Regione Umbria ha autorizzato la gestione di 21 posti per non autosufficienti in regime di convenzione con il Servizio Sanitario Nazionale.
Come si può evincere dalla stessa denominazione la Casa Vincenziana G. Andreoli si ispira all’opera di San Vincenzo de’ Paoli, Sacerdote francese del 600 noto per la sua completa dedizione ai poveri e fondatore degli ordini religiosi Vincenziani.
CARITAS CHRISTI URGET NOS (2 cor. 5,14), logo della struttura, sta a significare che la Carità, l’amore di Cristo ci spinge, cioè ci impone di essere attenti a riconoscere, in ogni momento storico, le necessità e i bisogni degli altri ed essere concretamente operativi e capaci di soddisfarli.
C’è un’immagine che utilizziamo spesso per descrivere lo spirito della nostra accoglienza: è l’immagine di un cancello (realmente il cancello del giardino della struttura) sempre aperto. Ciò a significare l’apertura della nostra realtà alla possibilità che persone del paese, familiari, conoscenti e comunque amici possano sentirsi liberi di entrare e partecipare alla vita stessa della struttura.
Il rispetto della dignità umana, la cura della persona in ogni suo aspetto (che tenga conto dell’età, dello stato di salute, dello status sociale e di quello familiare) è il centro della nostra attività che si sviluppa in una molteplicità di aspetti, che vanno dall’umanità e qualità dell’assistenza socio-sanitaria alla cura attenta degli spazi in cui le persone vivono. La casa rispetta nel suo arredo un clima familiare e ricostruisce angoli che richiamano memorie di tempi vissuti attraverso mobili, utensili, vetrine con vecchi servizi di porcellane, collezioni di antichi giocattoli ed oggetti vari luoghi, come la “cucina della nonna”. Tutto ciò a rafforzare l’idea che la Casa Vincenziana non è solo un centro che eroga unilateralmente servizi socio-assistenziali ma si propone come compagna di un cammino fatto di ricordi da continuare insieme ai nonni, alle famiglie, agli operatori, ai volontari.
Nel 1999 la Casa Vincenziana G. Andreoli estende la propria attività con l’apertura del Centro Operativo Casa Natività di Maria, ubicato nel paese di Morrano, piccola frazione del Comune di Orvieto che nasce come residenza per accogliere anziani e persone in difficoltà.
La struttura è frutto di una pionieristica ed originale collaborazione tra pubblico e privato. La proprietà dell’immobile è dell’ATER di Terni (Azienda Territoriale Edilizia Residenziale) che ha realizzato i lavori su un progetto concordemente elaborato dai propri tecnici e dalla Direzione della Struttura, a testimonianza di positive sinergie che si incontrano per il raggiungimento di obiettivi comuni di solidarietà sociale e assistenziale.
Il Centro avvia la propria attività con un’autorizzazione comunale per la gestione di 20 posti di accoglienza per persone autosufficienti che verrà successivamente estesa per un ulteriore modulo di 8 posti.
Inoltre, con delibera n. 1335 del 27/02/2004 la struttura viene riconosciuta come Residenza Protetta per la gestione di 26 posti per non autosufficienti.
Lo spirito con cui opera il Centro richiama sicuramente quello della Casa madre.
La Casa ha la peculiarità di essere costruita secondo una logica di apertura al mondo esterno. La “piazza”, così viene chiamata l’ampia terrazza su cui si affacciano le camere adibite a Residenza Protetta, è il luogo di incontro fra gli ospiti e gli operatori, i volontari, i familiari, i paesani e gli amici.
Questo a rafforzare l’idea che la Casa Natività Di Maria, intesa nel suo più ampio concetto, vuole essere per i Nonni, termine con cui vengono chiamati gli ospiti, la compagna di una fase del cammino della vita da non percorrere in solitudine come spesso accade. Tale cammino fatto di ricordi e di presente trova il suo culmine, quindi la sua continuità, nello scambio e nell’integrazione costante con il vicino centro riabilitativo per minori disabili “Il Girasole” dove le figure anziano e bambino ricostruiscono il ciclo completo della vita.
1.2 Finalità e obiettivi
I centri svolgono una attività finalizzata a garantire agli ospiti tutti gli interventi atti a salvaguardare il loro benessere morale e a tutelare la loro salute psicofisica, garantendo il soddisfacimento dei bisogni vitali nel rispetto della dignità della persona e dei suoi diritti fondamentali.
1.3 Struttura organizzativa
Consiglio di Amministrazione:
La Casa Vincenziana è diretta da un Consiglio di Amministrazione costituito da:
a) Presidente: Parroco pro-tempore della Parrocchia di San Venanzio Martire in S. Venanzo: Iorio Don Ruggero.
b) Consiglieri:
1. don Petrangeli Giuseppe
2. Tisei Renato
3. Marta Marisa
4. Faina Teresa
5. Sciri Enrico
6. Spaccino Stefano
7. Zoccali Francesca
8. Olivieri Musto Anna Maria
Servizio Amministrativo:
Il S.A. della Casa Vincenziana è responsabile della gestione amministrativa, tecnica, organizzativa e delle risorse umane delle Strutture a supporto della Presidenza del Consiglio di Amministrazione.
Responsabili del Servizio Amministrativo sono:
a) Dott.ssa Rita de Matteo per la Casa Vincenziana “G. Andreoli” sede di San Venanzo;
b) Rag. Valentina Cencioni e Dott. Alfredo Serena per la “Casa Natività di Maria” sede di Morrano.
La Direzione Sanitaria
La D.S. delle Residenze è affidata alla d.ssa Michela Mariotti, Medico specialista in Dermatologia, Responsabile delle modalità assistenziali e della cura personalizzata degli anziani.
1.4 Strutture della Casa Vincenziana G.Andreoli
La Casa Vincenziana G. Andreoli esplica la propria attività attraverso un’ accoglienza residenziale per anziani autosufficienti e non autosufficienti.
In particolare offre:
1. Un’accoglienza ed assistenza socio-sanitaria residenziale per anziani non autosufficienti per numero 21 posti autorizzati con delibera regionale n. 7655 del 09/09/2005 in convenzione con la ASL n. 2 della Regione dell’Umbria attraverso la Residenza Protetta Casa Vincenziana “G. Andreoli” sita in Via Marconi n. 10 in San Venanzo(TR).
2. Un’accoglienza ed assistenza socio-sanitaria residenziale per anziani non autosufficienti per numero 26 posti con delibera n. 1335 del 27/02/2004 in convenzione con la ASL n. 4 della Regione dell’Umbria attraverso la Residenza Protetta Casa Natività di Maria sita in Fraz. Morrano n. 66/b Orvieto (TR).
3. Un’accoglienza ed assistenza sociale residenziale per anziani autosufficienti per numero 28 posti autorizzati dal Comune di Orvieto prot. n. 5196/2003 e prot. n. 34562/2004 in convenzione con il Comune di Orvieto (capofila dell’ambito territoriale n. 12) attraverso la Residenza Comunitaria Casa Natività di Maria sita in Fraz. Morrano n. 66/b Orvieto (TR).
4. Un’accoglienza diurna per anziani autosufficienti attraverso un centro diurno con sede presso i locali della Casa Vincenziana “G. Andreoli” sita in Via Marconi n. 10 in San Venanzo(TR).
1.5 Procedure di ingresso nelle Residenze
L’anziano/a, di persona o a mezzo di familiare o suo rappresentante, che richiede ospitalità in una delle strutture è invitato/a a contattare l’ufficio amministrativo della stessa il quale redige la Domanda di Ammissione che, nel caso d’indisponibilità di posti, andrà a costituire la lista d’attesa.
L’Ufficio Amministrativo provvederà a dare indicazioni su eventuali contatti da attivare con i servizi Socio Sanitari competenti.
L’anziano/a non autosufficiente o la sua famiglia sono invitati ad attivare la valutazione socio-sanitaria della Unità di Valutazione Geriatrica (U.V.G.) del territorio tramite l’Assistente Sociale competente, per definire il grado di autonomia, il fabbisogno di residenzialità protetta e il diritto all’assegnazione della quota di integrazione-retta sanitaria prevista per l’anziano non autosufficiente.
Le domande pervenute saranno valutate non solo secondo un ordine cronologico, ma soprattutto tenendo conto:
1. dello stato di solitudine o stato di abbandono dell’anziano;
2. dello stato di precarietà delle condizioni sanitarie dell’anziano;
3. della residenzialità nel territorio del comune e/o distretto sanitario ASL in cui la struttura è ubicata;
La ONLUS si riserva di confermare l’ammissibilità dell’ospite a seguito dell’esito della valutazione socio-sanitaria interna e da parte dell’Unità di Valutazione Geriatrica territoriale per gli ospiti non autosufficienti. L’interessato/a e/o i familiari sono, infine, convocati dall’ Ufficio Amministrativo per prendere visione della Struttura e per espletare le pratiche necessarie: sottoscrizione del contratto e presa visione del regolamento interno. In accordo con i familiari e, previa eventuale autorizzazione da parte della Direzione della ASL competente verrà fissata data e ora di ingresso.
1.6 Accoglienza
Il momento dell’accoglienza è estremamente delicato ed importante per conoscere, seppure sommariamente, la vita dell’ospite, le sue relazioni familiari, le sue condizioni psico-fisiche. Per questi motivi l’ingresso viene sostenuto da figure professionali quali l’assistente sociale, il coordinatore dell’assistenza, l’infermiere, se ritenuto utile, il medico curante ed il Direttore Sanitario.
Il periodo di permanenza iniziale in Residenza Protetta o Comunitaria (fino a 30 giorni) costituisce “periodo sperimentale” in cui la struttura e l’ospite e/o referenti si riservano di valutare l’opportunità della permanenza.
In tale fase è possibile recedere dal contratto da entrambe le parti senza preavviso.
1.7 Risorse umane
Lo svolgimento dei servizi delle Residenze è realizzato attraverso personale appartenente alla Società Cooperativa Sociale “San Patrizio” a r.l., con sede in San Venanzo (TR), Via Marconi n. 10 con la quale la Casa Vincenziana “G. Andreoli” ha stipulato un contratto di prestazione di servizi.
Le Residenze si avvalgono altresì di figure operanti in regime di collaborazione libero-professionale.
Risultano presenti le seguenti figure professionali articolate come segue:
Figure professionali
Operai addetti ai servizi generali
Cuochi
Addetti stireria/lavanderia
Assistente sociale
Infermieri professionali
Autista
Fisioterapisti
Animatori
Musicoterapista
Coordinatore dell’assistenza
Operatori socio-assistenziali
Responsabile Amministrativo
Psicologa
Responsabile Sanitario
Medico di M.G.
1.8 Rapporti di convenzione
La Casa Vincenziana “G. Andreoli” da alcuni anni accoglie richieste avanzate da Enti ed Associazioni per il coordinamento, la gestione e la supervisione di tirocini con svolgimento presso le proprie Residenze.
1.9 Rapporti con il volontariato
Il valore del volontariato, inteso come integrazione e valorizzazione dei servizi erogati, è fonte di ricchezza per la struttura e soprattutto per i singoli ospiti, sia sul piano operativo che su quello umano. L’apporto di competenze ed esperienze di persone esterne favorisce un continuo scambio con diverse realtà (generazionali, sociali, geografiche, culturali) le quali evitano il rischio di realizzare opere che, pur essendo efficienti, rimangono isolate dal mondo esterno.
La Casa Vincenziana “G. Andreoli”, oltre che di singole persone, si avvale della collaborazione dei gruppi di volontariato esistenti sul territorio quali:
- Volontariato Vincenziano
- Comunità di Morrano delle Suore Vincenziane Figlie della Carità
- Croce Rossa
- Scout
- UNITALSI
Particolare rilevanza assume il rapporto con l’Associazione Comunità Nazareth onlus che, ispirandosi alla Sacra Famiglia e formando i propri soci al valore spirituale e sociale che essa assume nella nostra società, completa ed integra a favore degli ospiti l’aspetto affettivo e relazionale.